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Come diventare dj: non solo cuffie e consolle

2021-03-29 08:00

Marica Musumarra

Professione artista, Approfondimento, Rubriche e Format, Musica, musica, dj, Disc Jockey, remixer, gianfranco comis, dj comis, dj power,

Come diventare dj: non solo cuffie e consolle

Tutti possono imparare, ma è la passione quella che conta. La professione del dj raccontata da Gianfranco Comis!

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Come fare per diventare dj? E soprattutto, quali sono i segreti per distinguersi dalla massa? Le risposte nelle parole di Gianfranco Comis, dj, produttore, cantante, compositore e conduttore!


Hanno fatto (e continueranno a far) ballare milioni di persone. La loro presenza è l’anima di ogni festa perché, si sa, “no musica, no party”. Stiamo parlando dei dj, i maestri della consolle che, tra una canzone e l’altra, riescono a riempire le piste da ballo intrattenendo i presenti con le loro performance.

In numerosi casi, per dj si intende colui che, indossando un paio di cuffie, switcha da un brano all’altro inserendo, di tanto in tanto, un bel ballo di gruppo. In realtà, questa professione nasconde uno studio, una passione e una dedizione non indifferenti; e a spiegarlo è Gianfranco Comis, dj, producer, compositore, cantante, remixer e conduttore radiofonico.

Essere un dj come obiettivo di vita

É abbastanza diffusa l’idea che trasformare la propria passione in vero e proprio mestiere, in fin dei conti, equivalga a non lavorare neanche un giorno. E così è stato per Gianfranco che, a soli 10 anni, ha capito che il suo futuro sarebbe stato completamente dedicato alla musica. “Da bambino distruggevo i servizi di pentole di mia madre perché volevo diventare un batterista - racconta - perché il ritmo ce l’avevo nel sangue. Crescendo ho iniziato a prendere spunto dagli artisti che mi piacevano, cominciando a scrivere anche qualcosa di mio e, a 12 anni, ho chiesto a mio padre di regalarmi un giradischi” spiega Gianfranco, sottolineando come a quell’età sia difficile, per un genitore, comprendere e accettare che non si tratti di un interesse passeggero ma di una vera e propria vocazione

 

“A 13 anni ho cominciato a suonare in alcune festicciole e a presentarmi in qualche locale - continua - ma ovviamente i dj più adulti erano scettici: da una parte non volevano darmi fiducia per via della mia giovane età, dall’altra non erano disposti a concedermi il loro spazio” racconta, precisando come, in un ambiente piuttosto ostile e diffidente, sia riuscito a trovare qualcuno che abbia accettato, alla fine, di investire su di lui permettendogli di esprimere tutto il suo talento. Questo avviene inizialmente a livello locale, di pari passo all’emergere di altre passioni altrettanto forti: “Mi piaceva anche comporre - racconta - e questo mi ha consentito di spaziare in questo mondo a 360° approcciandomi anche alla produzione sia di miei brani inediti, sia di remix commissionati da altri, ufficiali o bootleg; questo mi ha permesso di ottenere una grande visibilità sul web che a sua volta, nell’arco di poco tempo, mi ha fatto ricevere diverse proposte di lavoro dall’estero”.

 

In pratica, a soli 20 anni Gianfranco si è ritrovato a suonare in Spagna così come in Danimarca senza averlo minimamente previsto. Bellissimo, ma anche piuttosto frustrante: essere riconosciuti più all’estero che in Italia, come spesso accade, si rivela una delusione per qualunque artista: “Al di fuori del contesto italiano sono stato trattato come un vero e proprio vip - racconta - e questo un po’ mi è pesato: da un lato era più che piacevole, dall’altra sarei stato più contento se ciò fosse avvenuto a casa mia, nella mia terra. Probabilmente il problema sta alla base: gli italiani vedono gli stranieri come esseri superiori quando, nel campo musicale (e non solo), noi siamo nettamente migliori” afferma, sottolineando come all’estero il talento e il carattere tipicamente italiani siano non solo apprezzati, ma anche riconosciuti

 

Ma il successo arriva anche in patria, come Gianfranco stesso continua a raccontare: “Avendo ricoperto tutti i lati dell’arte del dj, era inevitabile approcciare una fetta di pubblico più ampia. Ho lavorato sia in radio, che in tv come co-conduttore in un programma di Giuseppe Castiglia. L’esperienza è durata 5 anni ed è stata meravigliosa perché mi ha consentito sia di diffondere il mio mestiere in Sicilia, sia di prendermi una piccola rivincita con l’estero” conclude, lasciando intendere che l’impegno, la costanza e la voglia di farcela, prima o poi, ripagano sempre.
 

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La formazione di un dj professionista

In base alla sua esperienza, Gianfranco racconta di aver studiato come autodidatta e di aver imparato tutto quello che sa fare completamente da solo: “Non ho mai frequentato né accademie, né scuole specifiche - precisa - ero iscritto al liceo linguistico e facevo le mie serate in discoteca. I miei genitori in quegli anni sono impazziti, facevo una vita assurda; non mi hanno ostacolato ma, al contempo, non mi hanno neanche spianato la strada. La mia passione era troppo grande, non sarebbero mai riusciti a fermarmi” spiega, evidenziando alcuni aspetti molto interessanti della formazione di un dj, che può tranquillamente avvenire anche in completa autonomia. 

Sperimentare è la prima regola per imparare - continua - anche perché oggi è davvero semplice: basta collegarsi a Internet e dare a un’occhiata su YouTube per seguire centinaia di tutorial completamente gratuiti".
 

Per un dj, quindi, la passione sta alla base ma da sola non basta: la cultura musicale è praticamente d’obbligo. “Il dj non è il tizio che sta in consolle, con le cuffie, a mettere la musica - spiega - è molto di più: se mixi in un club devi attenerti al mood della serata, ad esempio, e alla risposta del pubblico perché se impieghi 30 secondi per riempire una pista, ne bastano 3 per svuotarla completamente” raccomanda, evidenziando come l’intrattenimento dei presenti sia estremamente fondamentale per una performance ben riuscita che “deve essere il più armonica possibile - continua - attraverso la capacità di saper incastrare i pezzi tra loro non solo a livello ritmico, ma anche armonico. Bisogna avere orecchio. E nonostante sembri una cosa semplice da fare, l’esperienza conta tantissimo”. 

"Non bisogna mai avere paura di sbagliare, perché è questo che spinge al miglioramento costante, a non sentirsi mai arrivati e questo non vale solo per la musica, ma per la vita in generale”

Come distinguersi nel vasto mondo del DJin

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Al giorno d’oggi esistono accademie e scuole apposite per imparare il mestiere del dj non solo dal punto di vista del mixaggio, che permettono di allargare i propri orizzonti: “Alcuni dj, ad esempio, si occupano di scratch e cutting - spiega Gianfranco - che, attraverso degli effetti specifici, consentono di eseguire performance non solo molto piacevoli, ma anche profondamente diverse da quelle tradizionali da discoteca. Anche in questo caso si può imparare da autodidatta, ma se ci si vuole distinguere dalla massa il consiglio è di usare la propria creatività e spaziare il più possibile”.

 

Parola d’ordine, quindi, creatività, cioè la caratteristiche che ha permesso in primis a Gianfranco di rendere la sua professione completa e ricca di sfaccettature: “Se si vuole diventare un produttore - spiega - è necessario possedere ottime conoscenze nell’ambito della composizione (ritmica, melodia, struttura di un brano, conoscenza di software specifici); se, invece, si vuol fare anche il compositore bisognerebbe saper suonare almeno uno strumento musicale” continua, dando qualche consiglio su come incrementare le proprie conoscenze per ottenere grandi risultati. 

 

In ogni caso, la tecnologia moderna offre a chiunque la possibilità non solo di imparare, ma anche di destreggiarsi in un questo settore con molta facilità anche dal punto di vista della produzione: “Puoi acquistare l’attrezzatura necessaria senza spendere cifre esorbitanti - sottolinea - e molti produttori non sono necessariamente dei musicisti. Bisogna tenere a mente solo un aspetto molto importante: realizzare un brano non vuol dire scegliere 4 strumenti diversi e metterli insieme, ma implica anche studiare il sound che c’è dietro e scegliere la modalità migliore per farli suonare in modo limpido. Il prodotto finale deve essere piacevole e appetibile per il pubblico che ascolterà”.
 

“Fai il dj se…

… è la cosa che ami fare” afferma Gianfranco, riallacciandosi al discorso principale legato alla passione che ognuno ha dentro di sé. “Puoi imparare a farlo, indubbiamente, ma se lo fai con amore il risultato finale acquista uno spessore diverso non solo per te, ma anche per chi ti ascolta. Ed è questo che ti farà distinguere dalla massa, che permetterà al tuo pubblico di riconoscerti, amarti e seguirti” conclude, lanciando un messaggio molto importante per i giovani dj del futuro: “Bisogna guardare più alla sostanza, che all’apparenza: tanto meglio un dj sconosciuto ma talentuoso, piuttosto che un dj bello e famoso ma senza reali qualità”. 

Chi è Gianfranco Comis

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Gianfranco Comis, noto anche con gli pseudonimi Dj Power, Comis, Johnny Maker (Catania, 13 giugno 1987), è un dj / producer / songwriter / singer / remixer / radio jockey / conduttore radiofonico Italiano.
Animato da un’intensa e genuina passione per la musica, già all’età di 10 anni inizia a comporre brani e a scrivere le sue prime canzoni, e a soli 13 anni, inizia la sua attività di Disc Jockey nelle più note discoteche della sua città.

Caratterizzato dal suo eclettismo musicale, si dedica alla produzione di svariati generi musicali prediligendo la musica Dance, House, Pop, Electro, con differenti pseudonimi che ne caratterizzano il progetto e lo stile. Con il progetto “Dj Power” produce musica Dance, Euro Dance, Italo Maranza, in una chiave che ha saputo appassionare qualunque tipo di pubblico giovanile in Europa, ponendosi come un genere diverso, innovativo, dal quale è impossibile non farsi coinvolgere, e con il suo progetto “Johnny Maker”, produce anche musica Electro House, con uno stile in linea con le principali tendenze dell’House Music del momento e al tempo stesso originale, energico e melodico.

 

Dal 2006 le sue produzioni vengono pubblicate da diverse importanti label quali: Saifam (Italia), Universal Music Austria, Clipper’s (Spagna), Blanco y Negro (Spagna), Zyx (Germania, Austria, Svizzera), Bonnier Music (Danimarca, Svezia, Finlandia, Norvegia), Teta Making Music (Israele), Bit Records (Italia), Self (Italia), Creative Media (Russia), First Music Publishing (Russia), Smilax (Italia), Logo Records (Italia), Gamma 3000 (Italia), Best Coop Ltd (Inghilterra, Germania).
 

Molte delle sue produzioni vengono suonate su M2o, il network radiofonico italiano con il quale collabora per diversi anni, e soprattutto in molte altre radio internazionali attraverso il suo programma mensile “Power Play”.

 

Tra le sue più importanti collaborazioni spicca il remix ufficiale di “Adesso che ci siete voi” di Matteo Branciamore, sigla della fiction televisiva di gran successo “I Cesaroni”, trasmessa su Canale 5 Mediaset, l’arrangiamento di un noto brano degli Ace Of Base (una delle Pop Band che ha segnato la storia della musica durante gli anni 90′) nella realizzazione del pezzo “Ace Of Base feat. Johnny Maker – Lucky Love 2009”, e la realizzazione del singolo di Flat Eric (il famoso pupazzetto giallo protagonista degli spot pubblicitari Levi’s) arrangiando il disco “I’m so excited (Johnny Maker Mix)”.

In poco tempo i suoi brani vengono inseriti in numerose compilation in tutta Europa insieme ad artisti come Tiësto, Cascada, R.I.O, Bob Sinclar, Pitbull, Dj Antoine, Michel Teló, Mike Candys, Martin Solveig, Alexandra Burke, Afrojack, Serebro, Klingande, Mr. Probz, Armin Van Buuren e tanti altri…
 

Le sue produzioni di maggiore rilevanza sono “Johnny Maker – Sunrise”, brano entrato nella chart mondiale Top 100 di “Beatport” , inserito in molteplici compilation e con oltre 40.000 download come suoneria per cellulari in Russia; “Comis – My Sexy Tango”, anch’essa presente in numerose compilation tra cui “Los Cuarenta Summer 2012″, “Club Pineta Summer 2012″, “European Radio Hit”, insieme a tutti i più importanti successi dance internazionali del periodo e con più di 2.500.000 di visualizzazioni su YouTube; “Comis Feat. Dago H. – Chica Chula”, inserita nelle compilation “100% Los Cuarenta Summer 2014” e “Zumbolea Compilation 2014”, divenuta tormentone estivo ballato anche in molte scuole di danza durante le lezioni di Zumba e Fitness.
 

La sua canzone “My Sexy Tango” è stata ballata nella 4° stagione di “Mira Quién Baila” e nella 8° stagione di “Nuestra Belleza Latina”, due famosi reality show andati in onda negli Stati Uniti su Univision, il canale TV in lingua spagnola con il più vasto pubblico di telespettatori in tutto il mondo.
 

La sua musica fa il giro del mondo ed è sempre più accolta con entusiasmo da un pubblico ormai internazionale. La sua fantasia è inarrestabile, ed esplode anche durante le sue esibizioni negli importanti club d’Europa in cui si è esibito come Guest Star “Millennium & CosmicClub (Spagna)” e “Discotek In (Danimarca)”.

 

Nel 2007 fonda la “Energy Music Studio”, uno studio di produzioni audio dal quale nasceranno in seguito le due label discografiche digitali indipendenti “Karika Records” e “Hitloop Records” che gli permettono di promuovere anche gli altri artisti che lavorano con lui, dando vita ad una vera e propria famiglia.

 

Dal 2012 al 2017 è protagonista in qualità di regista e co-conduttore nel celeberrimo programma radiofonico “Allakatalla”, in onda in molteplici emittenti radiofoniche e televisive, campione d’ascolti in tutta la Sicilia, a fianco dell’eclettico Giuseppe Castiglia, noto cabarettista, conduttore radiofonico, attore di origine catanese.

 

Nel 2015 gli viene riconosciuto il premio come miglior dj/producer al Best Sicilian Dj Awards 2015.

 

I suoi brani sono anche disponibili nelle edicole di tutta Italia all’interno delle riviste “Dance Planet”, “Music Party”, “Los Cuarenta Summer 2012″, “Club Pineta Summer 2012″, “Los Cuarenta Summer 2014″ e in vendita nei maggiori portali web come: iTunes, Beatport, Juno.


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