Anche i piccoli cantanti in erba hanno bisogno di allenare e riscaldare la voce, soprattutto per controllare il respiro e il diaframma e, di conseguenza, modulare e produrre suoni in modo fluido e non forzato.
Ma come si eseguono i vocalizzi per i bambini? Ecco qualche suggerimento per non sbagliare:
Il respiro
Le tecniche di respirazione servono per controllare la voce e sono semplici, intuitive e divertenti. La sessione si apre svuotando i polmoni con l’espirazione, seguita da una lenta inspirazione durante la quale le spalle e il petto dovrebbero rimanere immobili. L’esercizio si può svolgere sia in piedi, sia sdraiati e si può alternare ad altre tecniche, come quelle del sibilo, del ronzio e del canto a bocca chiusa.
L’esplorazione vocale
L’esplorazione vocale aiuta i bambini a prendere confidenza con le note del pentagramma e ad allenare l’orecchio. Si tratta del primo vero approccio alla musica e, in quanto tale, dovrebbe essere libero, creativo e divertente. È abbastanza frequente che i bambini non riescano immediatamente a capire la differenza tra suoni alti e suoni bassi. Per ovviare a tale inconveniente, può essere una buona idea accompagnare i diversi toni con un gesto della mano. I bambini, infatti, sono molto visivi: apprendono meglio se coinvolti da figure e colori.
La dizione
La dizione è la capacità di pronunciare chiaramente suoni, parole e frasi. È impossibile farlo senza una corretta articolazione, cioè senza un movimento sinergico di mascella, palato, labbra e lingua. Gli esercizi vocali per la dizione devono essere integrati in una routine di riscaldamento orientata ai più piccoli, di modo da migliorare la mobilità di questi organi.
Apprendimento dei concetti musicali
Un riscaldamento completo include anche l’apprendimento di nuovi concetti musicali. Le prime canzoni sono occasioni perfette affinché i bambini imparino in maniera naturale a leggere gli spartiti, a individuare quarti, metà, note intere, pause e a migliorare la propria musicalità, acquisendo il senso del ritmo.