Gli strumenti a fiato sono un'estensione dell'anima musicale di un'artista; pertanto, è necessario allenarsi bene e trovare la giusta armonio con lo strumento prescelto. Ecco qualche consiglio utile su come iniziare!
Quando si sceglie di suonare uno strumento a fiato è come se si desse un’estensione concreta alla propria anima musicale. Non si tratta, infatti, di un semplice oggetto con il quale emettere delle note, ma un mezzo che consente al musicista di esprimersi completamente grazie a una vasta gamma di sfumature dinamiche che non tutti gli strumenti consentono di ottenere.
Quando ci si approccia a un ottone o qualunque altro strumento a fiato bisogna compiere alcuni passi per prendere confidenza e, a poco a poco, diventare abili e performanti. Ecco come procedere:
1. Allenare la respirazione
Per poter suonare correttamente uno strumento a fiato la respirazione è fondamentale. Bisogna iniziare allenandola senza strumento, inspirando profondamente nello stomaco e poi, una volta sostenuto il diaframma, espirare in modo uniforme. Al contempo, la pressione dell’aria dovrebbe rimanere costante.
Successivamente, si inspira profondamente nello stomaco utilizzando la respirazione diaframmatica, per poi espirare in modo uniforme formando una colonna d’aria. Il flusso d’aria deve essere regolato attraverso stomaco, torace, muscoli della schiena e sistema muscolo-scheletrico.
2. Trovare una posizione comoda
Dopo aver allenato la respirazione, si passa al contatto tra la bocca e il bocchino dello strumento a fiato. Il primo approccio avviene modellando e allenando bocca, muscoli del viso e del collo. Non bisogna premere con forza, ma applicare una pressione appena sufficiente a ottenere un bel suono.
La posizione è importante, dato che non deve fuoriuscire aria e deve essere comoda, per evitare dolore e crampi.
3. Provare, provare, provare!
Così come nello sport lo stretching e il riscaldamento sono fondamentali, nella musica avviene esattamente lo stesso: i muscoli respiratori, della bocca e delle labbra devono essere accuratamente riscaldati. Questo aiuta non solo a eseguire una buona performance, ma anche a evitare infortuni. E poi bisogna provare, sperimentare, allenarsi quotidianamente per diventare sempre più bravi!
4. Posizionare dita e chiavi
Le chiavi degli strumenti a fiato non sono difficili da imparare, ma bisogna associare le note e, al contempo, regolare il flusso d’aria. Il consiglio è di iniziare con una tabella di diteggiatura per lo strumento scelto e farsi seguire da un insegnante valido. In principio sarà opportuno valutare melodie più semplici, per poi passare via via a esecuzioni più complicate.
5. Prefissare obiettivi raggiungibili
Imparare uno strumento è una sfida, quindi è normale avere degli obiettivi in mente, purché siano facilmente realizzabili; poterli raggiungere, infatti, sarà fonte di motivazione! Inoltre, è bene dosare le ore di allenamento dato che, se si esagera, si potrebbe incorrere in tensioni, crampi o vesciche alle labbra. In genere, bastano 30 minuti al giorno.
Strumenti per ogni età
Spesso ci si domanda quale sia lo strumento a fiato più adatto per i bambini; come per altri strumenti, anche in questo caso la scelta dipende dalla dimensione del corpo e dalle reali capacità che l’età in corso consente di avere. Tendenzialmente, ecco uno schema che può essere utile:
- flauto: tra i 7 e i 10 anni, non prima della scuola primaria;
- tromba: intorno agli 8 anni o, comunque, dopo la caduta dei denti da latte;
- sassofono: tra i 10 e i 12 anni.
L’importante è che i bambini vengano seguiti da un insegnante di musica esperto, che abbia anche competenze in ambito pedagogico e che possa aiutarli ad assumere una postura corretta.