Bella, forte, determinata e con una voce inconfondibile: Sabrina Messina, mezzosoprano lirico di professione, vanta una carriera segnata da incontri con personaggi illustri e concerti memorabili. E oggi, è anche un'insegnante d'eccezione!
In quanti, ancora oggi, pensano che la lirica sia “roba da vecchi”? Un pregiudizio che, nonostante i passi avanti in campo scientifico e le innovazioni tecnologiche d’avanguardia, continua a persistere e insistere senza sosta. Un po’ come “in Sicilia sono tutti mafiosi”, “al nord Italia sono tutti razzisti” o “i musulmani sono tutti terroristi”, anche in questo caso ci si trova di fronte a uno stereotipo basato su dati infondati e talmente tanto superati da non avere, ormai, alcuna ragione di esistere.
Per fortuna, esistono storie meravigliose che possono smentire e fare luce su un’arte così entusiasmante e coinvolgente, come quella di Sabrina Messina: cantante lirica di professione, attraverso la combinazione tra il talento innato e il carattere determinato, ha costruito una carriera straordinaria e gratificante basata sull’amore e la passione per la musica.
Gli esordi e le migliori collaborazioni
Sabrina inizia a studiare canto moderno a soli 5 anni, influenzata dal contesto familiare molto vicino all’arte in generale: “Mia mamma è un’insegnante di lingue - racconta - oltre che pittrice e poetessa e i miei nonni mi portavano spesso a teatro, dove ho cominciato fin da piccola ad apprezzare la musica lirica. Quando i miei insegnanti si sono accorti della mia voce, diciamo, importante mi hanno consigliato di lavorarci su. Ho iniziato a studiare privatamente, quindi, per accedere al conservatorio, al quale sono stata ammessa con il massimo dei voti. Dopo aver conseguito il diploma, nel 2011, avevo un unico obiettivo: studiare presso le accademie più importanti d’Italia, cioè l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma e il Cubec – Accademia di Alto Perfezionamento Vocale a Modena e così è stato!”.
Il primo concerto di Sabrina risale al 2005, ancora studentessa e, da quel momento in poi, non si è mai fermata: ha conseguito per 13 master in tutta Italia, si è esibita anche all’estero e ha avuto l’occasione di lavorare con personaggi di un certo calibro, come Mirella Freni e Renata Scotto (i soprano più importanti della lirica), Beppe Vessicchio, il tenore Marcello Giordani, il regista d’opera e conduttore Rai Enrico Stinchelli e le cantanti Gabriella Morigi e Anna Valli.
Solo con la nascita della figlia Aida (un nome scelto a caso), avvenuta nel 2014, decide di rallentare senza però fermarsi: “In realtà ho cantato fino al nono mese di gravidanza - racconta Sabrina - ma con una bambina piccola sarebbe stato impossibile, per me, partire e stare lontana per tanto tempo. Ho selezionato gli eventi, i concerti e le proposte più vicine e ho colto l’occasione per coltivare una passione che ho sempre covato dentro di me: quella per l’insegnamento”. Sabrina, infatti, insegna canto sia lirico, che moderno a livello pubblico e privato e, al contempo, collabora con diversi studi medici per la riabilitazione delle corde vocali. In poche parole, una passione coltivata a tutto tondo!
Cosa vuol dire essere un cantante lirico
"La lirica è per pochi - afferma Sabrina - e richiede fegato e tanta pazienza. Si tratta di un’arte impegnativa, molto diversa dalla musica leggera. Con questo non voglio sminuire chi sceglie un percorso diverso, ma è molto evidente quanto, ancora oggi, siano sottovalutati i cantanti lirici. Eppure, il nostro è un lavoro che dovrebbe essere preservato, riconosciuto e preservato non solo perché al pari degli altri, ma perché coincide con una forma d’arte a tutti gli effetti”.
Ancora una volta, si ha la conferma di come le più belle espressioni d’arte tipiche della nostra cultura e del nostro Paese vengano sminuite e non correttamente valorizzate proprio dove dovrebbero essere maggiormente apprezzate e tutelate. Prosegue: “Spesso si pensa che preparare, allestire e sostenere un’ora di spettacolo sia un gioco da ragazzi, quando in realtà è il frutto di sacrifici, lavoro intenso e anni di studio costante. Vorrei che, finalmente, si capisse l’importanza di quello che facciamo, del suo valore inestimabile e che, di conseguenza, fosse gratificato e ricompensato (anche dal punto di vista economico) adeguatamente”.
E il valore inestimabile del cantante lirico e dell’arte che porta sulla scena risiede nella fusione tra voce e anima, così come sostiene Sabrina: “Per me, la voce (insieme agli occhi) è lo specchio dell’anima. Un cantante, in generale, deve essere in grado di donarsi, e anche generosamente, quando si esibisce perché solo questo gli permette di emozionarsi e di far emozionare”. Proprio qui sta la particolarità di un cantante di talento: “La bella voce può capitare - continua - e ce ne sono tante in giro, è un dono; ma se non è collegata all’anima, se chi canta non è disposto a mostrarsi in tutta la sua nudità non riuscirà mai ad arrivare al pubblico e a farsi conoscere e amare per quello che è realmente”.
Il percorso formativo ideale di un cantante lirico
Cosa bisogna fare, quindi, per diventare un cantante lirico professionista? “Studiare, studiare e ancora studiare!” afferma Sabrina, sottolineando l’importante dello studio alla base di una professione così importante. E continua: “Molti pensano che conseguita la laurea, terminato un talent o vinto un concorso sia tutto finito. Al contrario, ci si trova solo all’inizio! La crescita sia artistica, che personale non ha una fine, ma va coltivata e migliorata sempre, fino alla morte!”.
Il pensiero di Sabrina è avvalorato anche dalle tendenze discografiche, televisive e artistiche in generale del momento: “Al giorno d’oggi - spiega - si presta molta attenzione (forse troppa?) all’estetica: se non sei una bella ragazza o un bel ragazzo, puoi avere una bellissima voce ma verrai quasi sicuramente scartato. Purtroppo è brutto da dire, ma è la verità: si dà più valore all’aspetto piuttosto che alla sostanza e, per quanto per me possa essere sbagliato, bisogna farci i conti. Io stessa mi appoggio a due professioniste delle quali non posso più fare a meno, cioè Ketty Pico (stilista, creatrice di bijoux e di accessori) e Francesca Paternò, che mi seguono ovunque vada per curare la mia immagine. Questo, però, non deve essere una scusa per mettere da parte il talento: prima o poi tutti i nodi vengono al pettine e se all’apparenza non segue la sostanza il pubblico se ne accorge”.
"L'arte ha un potere straordinario: quello di curare l’anima dalle ferite lasciate dai momenti brutti"
Da allieva a insegnante
Come accennato, Sabrina ha declinato la sua passione verso altri fronti e, tra questi, rientra anche quello dell’insegnamento, sua grande passione: “Credo molto nel ruolo dell’insegnante - afferma - e, per quanto mi riguarda, mi aiuta a soddisfare il bisogno di comunicare e trasmettere la mia stessa passione ai miei studenti. Mi confronto ogni giorno con persone di tutte le età, dai bambini delle scuole medie, passando per i ragazzi delle scuole superiori, arrivando agli adulti che seguo durante le mie lezioni pomeridiane e questo mi permette di migliorarmi sia come persona, sia come docente”.
Ma qual è il segreto per coinvolgere grandi e piccini? “La simpatia!” risponde Sabrina, e continua: “Ho constatato che con il gioco si impara meglio, perché non ci si annoia e, di conseguenza, si apprende più facilmente. Grazie al mio carattere scherzoso e solare cerco di creare un ambiente familiare e sereno e di instaurare un rapporto di fiducia con tutti i miei allievi. In questo modo, la musica diventa anche un mezzo per liberare la mente e accantonare per un po’ i problemi della vita quotidiana. Come qualunque forma d’arte, si rivela estremamente catartica”.
"Fai il cantante lirico se…
… se è quello che veramente vuoi fare” prosegue Sabrina, e aggiunge: “Spesso i figli cercano di accontentare i desideri dei genitori e, per quanto possa sembrare giusto, non sempre coincide con la vera indole. Per me stessa ho adottato una via di mezzo, una sorta di compromesso: perseguire la carriera lirica e coltivare, contemporaneamente, la passione per l’insegnamento (come suggerito da mia mamma). Con il senno di poi, posso ammettere che mi sia servito, che ho fatto bene; e lo stesso vorrò per mia figlia, dato che non è una prosecuzione della mia persona, ma un individuo a sé stante. E qualunque cosa deciderà di fare io sarò felice per lei!”.
La famiglia, per Sabrina, è un punto di riferimento fondamentale, un valore imprescindibile e un sostegno irrinunciabile. E lo sottolinea concludendo così: “Devo ringraziare tutti coloro che hanno sempre creduto in me in questo mestiere così difficile. In particolare i miei genitori, mia figlia e il mio compagno che mi danno la forza per affrontare ogni cosa col sorriso e mi appagano soprattutto quando tra il pubblico ci sono loro ad applaudirmi”.
Tra i prossimi eventi in programma di Sabrina Messina si possono trovare diversi concerti a Siracusa per associazioni musicali e concertistiche come Associazione Ierna e Amici della Musica, vari concerti sparsi per la Sicilia, altri a Malta e “Cavalleria Rusticana” al Teatro Bellini di Catania. Per le date bisogna avere un po’ di pazienza!
Chi è Sabrina Messina
Artista sensibile, figlia d’arte : la madre poetessa e pittrice, i nonni musicisti e grandi estimatori di opera lirica, il fratello pianista.
Inizia lo studio del canto giovanissima, dai sei ai dodici anni studia musica leggera, per poi approcciarsi alla lirica dall'età di tredici.
A soli sedici anni infatti entra in graduatoria al primo posto nella classe di canto lirico all’Istituto di Alta Formazione Di Studi Musicali “V. Bellini" di Catania, con la votazione di 10/10.
Dopo la laurea con il massimo dei voti, inizia a viaggiare girando tutta l’Italia per perfezionarsi con i grandi del settore, per citarne solo alcuni menzioniamo: Renata Scotto, Mirella Freni, Marcello Giordani, Anna Vandi, Beppe Vessicchio, Enrico Stinchelli.
Collaziona ben tredici Master di Alto Perfezionamento Vocale.
Studia nelle due delle più rinomate Accademie Liriche: l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma e il Cubec – Accademia di Alto Perfezionamento Vocale del Soprano Mirella Freni.
Colleziona esperienze operistiche e concertistiche in Italia e all’estero come cantante lirica solista, ottenendo larghi consensi dal pubblico e dalla critica che la definisce “una cantante dalla voce ambrata, potente e dalle doti interpretative e sceniche non indifferenti”.
E’ stata finalista in diversi concorsi lirici internazionali.
Si è esibita con cantanti di fama mondiale come per esempio: Giovanna Casolla, Sumi Jo, Maria Dragoni, Marcello Giordani, Mirella Freni, Fabio Armiliato, Daniela Schillaci, Gabriella Morigi. E’ stata diretta da Direttori d’orchestra del calibro di Jordi Bernacer, Gianna Fratta, Fabrizio Maria Carminati, Andrea Sanguineti e da registi di nota fama come Vittorio Sgarbi, Mario Pontiggia, Dante Ferretti.
Collabora attivamente con Enti Lirici, Associazioni Musicali e Culturali come: Lions, Kivanis, Fidapa, Scam, Amici della Musica.
E’ stata ospite di numerosi eventi a scopo benefico per conto di Telethon e Unicef, ricevendo anche targhe di riconoscimento.
Tra le opere più recenti citiamo : Cavalleria Rusticana, Traviata, Madama Butterfly, Fedora, La vedova Allegra, La Capinera, Carmen presso il Teatro Massimo Bellini e il Teatro Antico di Taormina.
Oltre alla carriera da solista affianca anche quella di Docente di Musica e Canto presso scuole secondarie di primo e secondo grado, pubbliche e private. E' anche vocal coach e collabora con Foniatri e Logopedisti presso Studi medici rinomati come esperta nella riabilitazione della voce e delle corde vocali.